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domenica 21 agosto 2011

Lettera ai direttori dei giornali piemontesi


IL  VECCHIO  E  IL  NUOVO  A  NOVARA

Egregio Direttore,
                             leggendo sui giornali le ultime notizie sulle ricerche petrolifere nel Novarese e
dintorni, mi sorge questa domanda: ma è mai possibile che la storia non insegni niente? è mai pos- sibile che torni a galla dopo sessant'anni il sogno morto e sepolto del petrolio in Val  Padana ? è ac-
cettabile che ci si balocchi col progetto assurdo di ricavare lo “ shale gas “ o metano da scisti dal nostro sottosuolo, esponendolo ad attacchi sconsiderati e pericolosi ? Come se non bastasse la tra- gedia del 1994, quando a Trecate esplose un pozzo e inondò di petrolio una vasta area alle porte di Novara. A questo punto il discorso si allarga, anche in relazione alla lunga e difficile crisi economi-
ca e finanziaria, che ormai da quattro anni attanaglia il Novarese, l' Italia intera e non risparmia il resto del mondo. Pensiamo davvero di uscire dalla crisi, puntando su settori moribondi, come l'in-
dustria petrolifera o le grandi opere inutili ? Tra qualche decennio, di petrolio non ce ne sarà più, o quel poco che rimarrà costerà talmente caro, da renderlo inutilizzabile. Le grandi e costosissime o- pere inutili, con il codazzo della cementificazione, della devastazione del territorio, delle cave pron- tamente trasformate in discariche per rifiuti tossico nocivi, promettono soltanto di rendere il nostro territorio un deserto malsano e invivibile. Così la terza pista di Malpensa, la bretella stradale Nova- ra-Malpensa, il teleriscaldamento di Novara, il parcheggio sotterraneo di L.go Bellini, le cave e le discariche intorno a Novara, i progetti di inceneritori di rifiuti, i progetti di immensi centri com- merciali divoratori del verde agricolo,ecc. ecc. appartengono concettualmente al passato, ma , come zombi, non vogliono  morire e tornano periodicamente ad ossessionarci. Bisogna fare punto e a ca- po. E' assolutamente necessario puntare su settori nuovi, che portino occupazione qualificata per i nostri giovani : l'informatica per la riorganizzazione dei nostri servizi pubblici e per la ricerca indu-; striale; una nuova politica energetica, fatta di risparmio, di efficienza  e di uso delle fonti rinnovabi- li; il riciclo totale dei rifiuti con il riutilizzo  delle materie prime seconde; la ricerca di nuovi mate- riali ecocompatibili e di processi industriali per la riduzione dell'impiego delle materie prime e dell' energia. E' anche necessario rivitalizzare settori tradizionali, come il turismo, arricchendolo di ini- ziative di qualità( la cultura rende !) e tutelando il territorio e le ricchezze naturali; come l' agricol-
tura, con la valorizzazione delle colture tradizionali e biologiche.  
Solo archiviando il vecchio e iniziando a costruire coraggiosamente il nuovo, possiamo sperare di uscire dal tunnel della crisi e di tornare a sperare nel futuro.

Cordiali saluti.

p. Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte ( C.A.R.P.)
Sezione di Novara e provincia- Onlus
ing. Fabio Tomei- 335-52.111.06

Novara, 8 agosto 2011

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